Esistono diversi modi per risparmiare sulle utenze domestiche, ma esiste un’altra opportunità di risparmio che arriva direttamente dallo Stato. Stiamo parlando del bonus depuratori d’acqua 2022 per il quale è previsto un contributo di 1.000 euro per le persone fisiche, e di 5.000 euro per gli esercizi commerciali, da utilizzare entro il 31 dicembre 2022. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta e chi può usarlo.
Chi può beneficiare del bonus depuratori d’acqua?
Il bonus depuratori d’acqua 2022, di cui all’articolo 1 dei commi da 61 a 65, prevede 1.000 euro “per interventi di sostituzione dei lavabi sanitari in ceramica con nuovi impianti a scarico ridotto e rubinetti sanitari, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi elettrodomestici per limitare il flusso d’acqua, in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari” come pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Coloro che vogliono sostituire i dispositivi di flusso dell’acqua con altri che risparmiano risorse idriche possono beneficiare del bonus idrico. Il bonus è valido per:
- la fornitura e l’installazione di vasche sanitarie ceramiche con volume massimo di scarico pari o inferiore a 6 litri e relativi impianti di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie collegate, e lo smantellamento e lo smaltimento degli impianti esistenti,
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori nei bagni e nelle cucine, dispositivi per il controllo del flusso d’acqua con portata pari o inferiore a 6 litri al minuto, soffioni e colonne doccia con valori di portata d’acqua pari o inferiori a 9 litri al minuto, comprese eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smantellamento e lo smaltimento di impianti preesistenti.
Un requisito fondamentale per beneficiare del bonus depuratori d’acqua 2022 è quello di essere residente in Italia.
A quanto ammonta l’incentivo con il bonus depuratori d’acqua?
Con il bonus depuratori d’acqua, per i privati è possibile recuperare il 50% delle spese sostenute, quindi 500 euro per un massimo di 1.000 euro di spesa, mentre per le attività commerciali si sale a 2.500 euro per un massimo di 5.000 euro di spese.
Inoltre, il via libera è stato dato anche al credito d’imposta del 50% per l’acquisto e il montaggio di sistemi di filtraggio dell’acqua potabile. Quindi 500 euro per un massimo di 1.000 euro di spesa, mentre per le attività commerciali si sale a 2.500 euro per un massimo di 5.000 euro di spese. Inoltre, il via libera è stato dato anche al credito d’imposta del 50% per l’acquisto e il montaggio di sistemi di filtraggio dell’acqua potabile.
Come richiedere il bonus depuratori d’acqua?
Affinché sia possibile richiedere il bonus depuratori d’acqua, è fondamentale effettuare un pagamento tracciabile, secondo le linee guida previste dalla normative. Nel pagamento bisogna riportare tutti i dati del richiedente (nome, cognome e codice fiscale), i dati del beneficiario del pagamento, la normativa di riferimento e il numero e la data della fattura.
La richiesta deve poi essere inoltrata online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla sezione Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile o inviando tutta la documentazione completa in un file. La domanda può essere presentata sia dal beneficiario che da un intermediario autorizzato, ad esempio da un commercialista o da uno dei diversi sportelli CAF distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Per usufruire del bonus, bisogna presentare domanda tra l’1 e il 28 febbraio dell’anno successivo rispetto a quello in cui la spesa è stata sostenuta. Sarà poi l’Agenzia delle Entrate a rilasciare la conferma della presa in carico della richiesta o l’eventuale rifiuto.