Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, è consuetudine per molti lavoratori ricevere la tredicesima, o tredicesima mensilità. Se hai esperienza, diretta o indiretta, del mondo del lavoro, ne avrai già sentito parlare. Eppure, questa tematica, solleva sempre diversi dubbi, anche da parte dei lavoratori che la ricevono. Vediamo dunque come funziona la tredicesima mensilità e le risposte alle domande più ricorrenti.
A chi spetta la tredicesima?
Conosciuta anche come “tredicesima” o “gratifica natalizia”, questo tipo di retribuzione, che precede le festività natalizie, era destinata originariamente soltanto ai lavoratori del settore industriale. Nel 1960, una legge la rese obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti.
La tredicesima spetta a tutti i dipendenti con contratto subordinato, tra cui colf e badanti. L’importo varia per i lavoratori con contratto a chiamata. La tredicesima esclude invece i lavoratori parasubordinati, autonomi e con contratti a progetto.
La tredicesima copre anche durante eventuali periodi di prova ed è prevista in presenza di particolari condizioni che possano comportare un’assenza dal lavoro, dai congedi per maternità o paternità o ancora matrimoniali, fino a ferie e cassa integrazioni.
Quando viene versata la tredicesima?
La prassi è quella che prevede l’erogazione della tredicesima in un’unica soluzione. Tuttavia, in alcuni casi, il datore di lavoro può prevedere un pagamento dilazionato all’interno delle singole buste paga mensili. Non esistono indicazioni nei contratti collettivi allo scopo di regolamentare il versamento della tredicesima, che può essere quindi gestito dalle singole aziende che trovano un accordo con i lavoratori.
Quanto spetta di tredicesima? Ecco come effettuare il calcolo
Come spiegato, la tredicesima è una mensilità extra rispetto alla retribuzione ordinaria mensile, che rientra nelle cosiddette “retribuzioni differite” in quanto la somma sarà conferita dal datore di lavoro solo nel mese di dicembre. L’ammontare della tredicesima varia in funzione dell’importo della retribuzione annuale lorda (RAL). La “formula base” per calcolare la tredicesima tiene conto della retribuzione lorda mensile e dei mesi in attività lavorativa nel corso dell’anno corrente. Per calcolare la tredicesima bisognerà moltiplicare lo stipendio lordo mensile per i mesi lavorati e dividere per dodici.
Per i contratti a chiamata il calcolo della tredicesima è leggermente diverso. Si calcola sommando tutti i ratei maturati per ogni giornata di lavoro effettivamente prestata, mese per mese, da gennaio (o dalla data di assunzione) fino al mese di dicembre compreso; sarà erogata a dicembre.
Bisogna conteggiare soltanto i mesi nei quali si è lavorato per oltre 15 giorni, altrimenti non possono essere presi in considerazione. Va sottolineato che spesso l’importo risulterà inferiore alla singola retribuzione mensile, sia per la tassazione applicata sia per le detrazioni da lavoro dipendente e del carico familiare. Sono voci che generalmente sono riportate anche in busta paga. Il suo importo dipende dall’ammontare dello stipendio e dal numero di mensilità lavorate nell’ultimo anno.